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VERONICA VEZZANI

Specialista R&S Formulazioni Enzimatiche

"La pectina è un polisaccaride strutturale dalle proprietà biochimiche uniche e dall’elevato potere gelificante. Viene estratto dai residui della lavorazione della frutta, come le bucce di arancia e di mela, e, grazie alla sua origine naturale, è ampiamente richiesta e utilizzata nel settore alimentare."

COME ESTRARRE LA PECTINA DAI RESIDUI DI LAVORAZIONE DELLA FRUTTA IN MODO SOSTENIBILE?

Le industrie di trasformazione della frutta generano inevitabilmente una grande quantità di scarti durante la lavorazione a causa della rimozione della parte non commestibile della frutta come bucce e semi. Ai giorni d’oggi questi “rifiuti” non vanno sprecati, ma diventano materia prima per molte industrie che lavorano per rispondere alla crescente domanda di prodotti trasformati a base di frutta che hanno un grande potenziale di mercato.

 

È noto infatti che i residui della lavorazione contengono una vasta gamma di preziose molecole bioattive, come pectina, polifenoli, oli essenziali e polisaccaridi. L’estrazione di prodotti ad alto valore aggiunto da questi scarti contribuisce ad un progetto di economia circolare, per ridurre al minimo gli sprechi e promuovere la sostenibilità.

A seconda del “DE”, la pectina può essere classificata come pectina ad alto metossile (> 50% dei gruppi metossilici) o pectina a basso metossile (< 50% dei gruppi metossilici), caratteristica fondamentale per i produttori di pectina in quanto ne determina la capacità di gelatinizzazione.  

Infatti le pectine ad alto metossile hanno un elevato potere gelatinizzante e producono gel compatti e rigidi. Le pectine a basso metossile, al contrario, hanno un minor potere gelatinizzante e producono un gel più morbido e viscoso. In base all’impiego effettivo della pectina i clienti richiedono alle aziende che si occupano della sua estrazione un preciso grado di esterificazione della pectina finale, a seconda che debba essere applicata nella produzione di yogurt, marmellate o come stabilizzante ed emulsionante negli imballaggi alimentari.

  

 

COME AVVIENE IL PROCESSO DI ESTRAZIONE OGGI?

Attualmente il processo di estrazione della pectina con acido inorganico è il più diffuso e ampiamente utilizzato dalle industrie. Si tratta però di un procedimento altamente inquinante che dà origine ad acque di scarto che devono essere necessariamente smaltite e non possono essere reintrodotte nel sistema. Trasformare tutto ciò in chiave sostenibile è possibile, aderendo ai principi dell'ingegneria ecologica, che promuove la conservazione della complessità della natura per ottenere molecole complesse.

 

DA AEB NASCE UNA PROPOSTA GREEN PER L’ESTRAZIONE DELLA PECTINA

Negli ultimi anni, grazie al crescente interesse delle aziende verso la sostenibilità dei processi, sono nati numerosi metodi emergenti non convenzionali e alternativi ai metodi classici per estrarre la pectina.

Da qui la proposta di nuove tecnologie e processi più ecologici. In particolare la metodologia che sta prendendo piede si concentra sull’ottenimento di rese più elevate e di una pectina di maggior qualità rispetto a quella ottenuta dall’estrazione con acidi inorganici. Ciò è possibile grazie all’impiego di acidi organici (come l’acido citrico, tartarico e malico) e gli enzimi.

L’ESTRAZIONE SOSTENIBILE DELLA PECTINA: I VANTAGGI

Qualità
di estrazione

Pectina con elevate performance grazie all’impiego di enzimi estremamente specifici.

Riduzione
degli acidi inorganici

Minor impiego di sostanze chimiche inquinanti con il conseguente recupero dell’acqua di processo.

Efficienza
energetica

La temperatura di esercizio più bassa permette di ridurre le emissioni inquinanti.

Da anni ci impegniamo costantemente nello sviluppo di una gamma di enzimi per applicazioni non convenzionali, e, in particolare, per la formulazione di prodotti specifici per l’estrazione a basso impatto ambientale. Lo facciamo al meglio collaborando con grandi aziende che lavorano nel settore dell’estrazione della pectina.

 

Dall’esperienza e dal co-design con i nostri clienti nasce il nuovo Endozym PE 90, una specifica PME ad elevata concentrazione e purificazione per modificare i gradi di metossilazione. Endozym PE 90 è un enzima liquido a base di Pectinmetilesterasi (PME) altamente purificata. L’assenza di contaminazione da altre attività pectolitiche come Poligalatturonasi (PG) e Pectinliasi (PL) lo rendono un prodotto adatto per l’ottenimento di pectine con grado di esterificazione (DE) specifico. Certificato OGM-FREE, Endozym PE 90 trova applicazione in diversi contesti produttivi di settore e riduce l’impatto ambientale legato all’utilizzo degli acidi inorganici nel processo di estrazione.

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